Vico del Gargano, cosa vedere e cosa fare

Vico del Gargano si trova nel cuore del Parco Nazionale del Gargano e si distingue per la varietà del suo paesaggio: questo incantevole borgo è circondato dalla Foresta Umbra, con la sua densa vegetazione di abeti e faggi.

A valle, Vico del Gargano offre una splendida zona costiera, impreziosita dalle spiagge di Calenella e San Menaio. Questa area litoranea è caratterizzata da rigogliosi pini, antiche piante di olivo e profumati alberi di agrumi.

Spiagge di Vico del Gargano

La spiaggia di Calenella è situata nella baia che porta il suo nome. Questa spiaggia vanta un vasto litorale di sabbia dorata ed è immersa nella rigogliosa vegetazione mediterranea.

Spiaggia di Calenella
Spiaggia di Calenella

Nella baia di Calenella si trovano un rinomato villaggio turistico, un campeggio, un lido balneare e ampi tratti di spiaggia libera. Il mare è limpido, con acque trasparenti che rivelano i fondali sabbiosi.

La spiaggia di San Menaio, situata a circa 5 km da Vico, è altrettanto degna di nota. Questo litorale è avvolto da estese e profumate pinete, aleppi e rigogliosi agrumeti, creando un ambiente naturale mozzafiato. In questo contesto, ville e residence si integrano armoniosamente nel paesaggio, offrendo sistemazioni per i turisti. Come a Calenella, il mare qui è limpido, perfetto per lunghe nuotate e momenti di relax sulla spiaggia. A differenza di Calenella, però, San Menaio vanta un maggior numero di strutture ricettive, tra cui alberghi, ristoranti, pizzerie e stabilimenti balneari.

Spiaggia San Menaio

Itinerari Naturalistici

La Foresta Umbra costituisce il polmone verde di Vico e di altri paesini del Gargano, come Peschici, Vieste, Rodi Garganico, Monte Sant’Angelo. La Foresta Umbra ospita numerose specie vegetali e animali: scoiattoli, fagiani, lepri, cinghiali, caprioli, volpi, tassi, donnole e persino magnifici cervi, dove la vegetazione è più folta. Anche rare specie di volatili trovano ospitalità in questa foresta, come il corvo, l’usignolo, la capinera, il merlo e il pettirosso. Ben rappresentati sono anche gli uccelli notturni, come il grande gufo reale, la civetta, il barbagianni e l’allocco.

Tra le specie vegetali più significative della Foresta Umbra spicca il tasso, noto per il suo legno estremamente elastico, un tempo utilizzato per la realizzazione di archi. La foresta ospita anche un’abbondante presenza di lecci, tra cui il famoso leccio di Vico del Gargano, situato di fronte alla chiesa francescana della città.

Secondo la leggenda, questo albero fu piantato dal frate Nicola da Vico, deceduto nel 1719 in età avanzata, suggerendo che sia un esemplare plurisecolare. Oggi, il leccio raggiunge un’altezza di 50 metri e una circonferenza di 5 metri.

Foresta Umbra

Vico del Gargano offre agli appassionati di storia e arte un affascinante itinerario culturale. Il paese vanta chiese di notevole interesse storico e culturale, come quella del Carmine, fondata all’inizio del XVII secolo, insieme all’adiacente convento. La chiesa Matrice si distingue per la sua austera facciata con timpano triangolare, arricchita da un portale in pietra viva ornato con motivi vegetali sull’architrave. La chiesa di San Giuseppe presenta un’architettura suggestiva, con una piccola navata laterale che sembra abbracciare la navata centrale tramite archetti. All’interno, si conserva la pregiata statua lignea del Cristo morto.

Il Castello di Vico del Gargano

Il Castello di Vico del Gargano riflette l’evoluzione di varie epoche storiche, passando da quella normanna a quella aragonese, per diventare poi, sotto il regno di Federico II di Svevia, una residenza dedicata agli svaghi e alle delizie di corte. Il Palazzo della Bella è un raffinato edificio neogotico, che trae ispirazione dal trecentesco Palazzo Vecchio di Firenze.

Il Vicolo del Bacio, situato vicino alla chiesa di San Giuseppe, è una pittoresca stradina larga 50 centimetri e lunga meno di 30 metri, diventata il punto d’incontro per coppie di innamorati. In particolare, durante San Valentino, questo grazioso vicolo invita al contatto, dato lo spazio limitato, favorendo un tenero “sfiorarsi”.

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