L’immagine della Cattedrale di Trani, in pietra chiara, che svetta isolata sullo sfondo dell’azzurro mare pugliese, è il simbolo di questa deliziosa ed elegante cittadina della provincia di Bari.
Città creata per mostrare il suo dominio sul mare, per un periodo alleata della Repubblica di Venezia, costruì i principali edifici del potere, sia religioso che civile, a pochi metri l’uno dall’altro sul promontorio che circonda la baia del piccolo porto.
Qui trovano rifugio da un lato i pescherecci, che offrono il pesce appena pescato, e dall’altro le barche da diporto. Queste dimostrano come Trani sia un porto ambito per chi naviga in questa parte dell’Adriatico. Avvicinandosi all’ormeggio, si ha il privilegio di ammirare con un solo sguardo lo splendore dei suoi monumenti.
La Cattedrale di Trani
È impossibile non restare colpiti davanti alla vasta piazza della Cattedrale, osservando la magnifica facciata romanica accanto al campanile che si innalza nel cielo azzurro.
All’interno, due chiese in una: al piano superiore la chiesa principale, dedicata a San Nicola il Pellegrino, suddivisa in tre navate: quella centrale è sovrastata dai matronei decorati da 14 trifore. Dalle navate laterali si scende nella cripta da cui si accede alla seconda chiesa, consacrata a Santa Maria.
Il Castello Svevo di Trani
Dalla piazza, basta girarsi del tutto per vedere il monumento principale del potere civile: il Castello Svevo. Costruito sulla costa, è un bellissimo esempio delle tante opere lasciate in Puglia da Federico II di Svevia, e qui si sposò suo figlio Manfredi.
Ancora un quarto di giro, e alla vista si offrono due importanti edifici nobiliari: Palazzo Torres, oggi sede del Tribunale, e Palazzo Addazi, che ospita la Pinacoteca del Museo Diocesano.
Monumenti
Osservare questi monumenti in diverse ore del giorno offre l’impressione di scoprire ogni volta qualcosa di nuovo. La pietra con cui sono costruiti cambia tonalità a seconda del momento della giornata.
A pochi metri in discesa verso il porto, si trova il rinascimentale Palazzo Caccetta, che fu sede dei governatori veneziani. Secondo la tradizione, nel 1503, da qui partì la notizia che i 13 cavalieri italiani, guidati da Ettore Fieramosca, avevano sconfitto gli sfidanti francesi nella famosa Disfida di Barletta.
Il Porto di Trani
Ora contorniamo il porto, annusando il profumo di mare e ascoltando le voci dei pescatori che trattano sul prezzo del pesce fresco, e passiamo davanti all’elegante, monumentale Palazzo Quercia, eretto nel ‘700, che ospitò numerosi personaggi importanti, come Giuseppe Bonaparte, re di Napoli e di Spagna.
Si passa davanti alla chiesa ed all’ex convento di Santa Maria del Carmine e si giunge al Fortino di Sant’Antonio, costruito inglobando una chiesa votiva, oggi trasformata in ristorante. Da qui si gode un’eccellente vista sul porto e sulla dirimpettaia Cattedrale.
La Villa
Basta fare pochi passi indietro per ritrovarsi immersi nel verde dell’ottocentesca Villa Comunale, un incantevole giardino affacciato sul mare, dove si trova l’acquario, recentemente restaurato. Dal belvedere di fronte al Fortino, si può ammirare in tutta la sua bellezza il lungomare di Trani.
Uscendo dalla Villa, ci si imbatte subito in un’altra importante chiesa con annesso convento: San Domenico. Trani, però, non è solo quella che si affaccia direttamente sul mare. Bisogna addentrarsi negli intricati vicoli per rendersi conto che esiste, oggi come nel passato, una vita del popolo oltre a quella nobiliare ed ecclesiastica.
Il Quartiere ebraico
Esempio di ciò può essere l’antico quartiere ebraico, la Giudecca, a cui si accede da uno dei varchi che dal porto conduce verso l’interno. Le quattro sinagoghe che vi si trovavano, di cui la più famosa è Scolanova, furono trasformate in chiese nel XVI secolo dopo l’espulsione degli ebrei da Trani.
Si può lasciare il centro storico e, percorrendo il lungomare per alcune centinaia di metri, raggiungere il Monastero di Colonna, situato su un promontorio roccioso. La chiesa è romanica e il chiostro ospita spesso eventi culturali. A Trani, è imperdibile l’escursione a Castel del Monte.
Distante solo una trentina di chilometri dalla città, costituisce un esempio inimitato di fortificazione. Inserito nel 1996 nella lista UNESCO del Patrimonio dell’Umanità è l’unico castello italiano inseritovi.
Altro splendido lascito di Federico II sorge scenograficamente isolato su una collinetta delle Murge. Di originale forma ottagonale, ad ogni spigolo si innesta una torretta alta 24 metri. Su due piani, è architettonicamente strutturato in maniera tale che la sua funzione reale rimane ancora oggi misteriosa, essendo fortemente messa in dubbio quella di una costruzione con scopi difensivi.