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Nardò, cosa vedere e cosa fare

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A 26 km da Lecce si trova Nardò, un centro dalle origini antichissime che custodisce una storia millenaria. Con oltre 31.000 abitanti, il comune è situato nella parte nord-occidentale della provincia di Lecce, a breve distanza dalla costa ionica. La zona è abitata fin dalla preistoria e ha una continuità abitativa sorprendente, essendo stata colonizzata ripetutamente nel corso dei secoli.

Il Barocco di Nardò

A Nardò, il barocco è lo stile architettonico predominante, raggiungendo la sua massima espressione in Piazza Salandra, il vivace cuore della città, spesso scelto come esclusivo set cinematografico.

piazza la salandra
Piazza La Salandra

Al centro della piazza si erge la Guglia dell’Immacolata, costruita per volere del popolo neretino dopo il terremoto che colpì il Salento nel 1743. La guglia, di pianta ottagonale e forma piramidale, è suddivisa in cinque sezioni adornate con fregi, statue, decorazioni e cuspidi, culminando con la statua di Maria Immacolata.

guglia dell'immacolata
Guglia dell’Immacolata
Cattedrale di Nardò
Cattedrale di Nardò

La Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta fu ricostruita a partire dal 1080 sui resti di un’antica chiesa basiliana. Per ordine di Urbano II, la chiesa fu dedicata alla Beata Vergine Assunta. I suoi affreschi murali, realizzati tra il XIII e il XVI secolo, offrono uno spettacolo storico e artistico. Tra le opere più rilevanti vi è il crocifisso ligneo del 1200, noto come il Cristo Nero, scolpito in legno di cedro. La Chiesa di San Domenico, costruita alla fine del 1500, originariamente presentava una pianta a tre navate, ma fu presto trasformata in un’unica aula per soddisfare meglio le esigenze dei predicatori.

chiesa di san domenico
Chiesa di San Domenico

La facciata in carparo presenta due stili leggermente diversi, essendo stata realizzata in momenti separati: la fascia più bassa è ricca di figure addossate le une alle altre, mentre la parte superiore appare più armonica e rilassante.

Il centro storico di Nardò vanta una straordinaria ricchezza di edifici religiosi di grande valore storico e artistico, oltre a interessanti architetture civili. Tra queste, spicca il teatro comunale, inaugurato nel 1909, e la torre dell’orologio, che richiede una carica manuale ogni 36 ore. Il palazzo dell’Università si distingue per il suo splendido portico barocco colonnato, con la torre dell’orologio che si erge sul lato destro.

Il Castello di Nardò

Il Castello degli Acquaviva, commissionato da Giovanni Antonio Acquaviva d’Aragona in risposta alle incursioni turche del 1480, fu completato nei primi anni del XVI secolo. Una delle sue caratteristiche distintive è il torrione a mandorla, fondamentale per la difesa del sottostante muro di cortina durante le battaglie.

La struttura presenta una pianta rettangolare con quattro torrioni angolari e una facciata decorata in bugnato del XIX secolo. Un fregio continuo abbellisce il cornicione superiore, situato sotto i merli. Recentemente, il castello è diventato la sede del Municipio, trasferito qui dal palazzo dell’Università, la sede storica. L’antico fossato che circondava il castello è stato riempito e trasformato in un incantevole giardino con specie arboree rare e pregiate, noto come la villa comunale.

palazzo comunale
Palazzo Comunale

La campagna e la costa

La campagna intorno a Nardò è tipicamente salentina, caratterizzata da ulivi secolari, vigneti, masserie fortificate e residenze rustiche. Il territorio neretino è rinomato per la produzione di eccellente vino e olio extravergine ottenuto dall’oliva Cellina, di qualità superiore.

campagna di nardò

La costa del comune di Nardò si estende per circa 22 km: prevalentemente rocciosa e frastagliata, è spesso coperta da macchia mediterranea e pinete. Questa linea costiera è intervallata da zone umide di grande interesse naturalistico, come quelle incluse nel Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano.

Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio
Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio

Nel parco si trovano la Torre Uluzzo, la Torre dell’Alto e la Torre Inserraglio, imponenti torri di avvistamento costruite in diverse epoche per scopi difensivi. A circa 8 km da Nardò, si trova la frazione costiera di Santa Maria al Bagno, un borgo marinaro che sorge sui resti dei quattro bastioni della fortezza voluta da Carlo V.

Questa località è molto frequentata in estate e ospita numerose residenze nobiliari. Sul lungomare del borgo si trova il Museo della Memoria, dedicato agli ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento che trovarono rifugio nella marina di Nardò.

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