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Barletta, cosa vedere e cosa fare

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Dici Barletta e ti viene in mente la famosa disfida avvenuta all’inizio del XVI secolo tra soldati francesi e spagnoli. La storia narra di questo torneo al quale presero parte tredici cavalieri da parte francese e tredici da parte italiana che sostenevano gli spagnoli e che vide vincitori proprio i valenti italiani capitanati da Ettore Fieramosca. Di quella storica sfida, rimane oggi un cippo collocato nella piana tra Corato e Andria dove avvenne lo scontro e la Cantina della Sfida nel centro storico di Barletta ma, soprattutto, l’eroismo dei cavalieri italiani tacciati di codardia dal francese La Motte.

Il Castello Federiciano di Barletta

castello federiciano di barletta

Ma prima di essere famosa per questo episodio d’arme, Barletta è stato un emporio commerciale sin da epoche remote grazie alla sua collocazione sul mare. E’ proprio dirimpetto all’Adriatico che fu costruito il Castello Federiciano all’epoca della dominazione Sveva e che da allora, è stato il fulcro della vita istituzionale e culturale della cittadina pugliese e luogo di adunanze per la partenza dei crociati verso la Terra Santa.

Si deve ai normanni la costruzione del Castello nel 1225 che, nell’epoca delle crociate fu utilizzato come punto di appoggio per i cavalieri in transito per e da la Terra Santa. Fu in questo luogo che Federico II tenne la Dieta annunciando la nascita di Corrado. Un secolo più tardi, in epoca angioina il Castello fu utilizzato come prigione per i Cavalieri Templari. Furono gli Aragonesi, a metà del XV secolo a rafforzare le difese e fu Carlo V a volere che il maniero assunse l’attuale forma con i quattro bastioni laterali a lancia.

Chi arriva a Barletta parte proprio dal Castello per fare una particolareggiata visita della città trovandosi a passeggiare lungo le antiche mura più volte ricostruite ma dov’è evidente la prima edificazione ad opera dei Normanni. E’ tuttavia sorprendente imparare a decifrare il nucleo storico della città ricco di sorprese che animano una particolare scenografia dove, testimonianze di un passato che ha visto differenti evoluzioni stilistiche, rappresentano il vero valore aggiunto di una cittadina che offre molto di più che il solo ricordo della celebre disfida.

Il tessuto urbanistico si compone di palazzi angioini, chiese d’origine medioevali utilizzate al tempo delle Crociate come sedi di ordini cavallereschi, edifici aragonesi che dimostrano l’importanza di questo centro pugliese che ebbe nuovo impulso nel XIX secolo che lasciò altre evidenti tracce di un europeismo che andava via via formandosi. Barletta offre molti spunti per rendere una visita estremamente soddisfacente per un turista che vuole addentrarsi nei suoi segreti. Vediamo i punti più salienti.

Il Colosso detto Eraclio

il colosso di barletta

Impossibile ignorare la statua bronzea di cinque metri che rappresenta probabilmente l’imperatore Eraclio. Dall’inizio del XIV secolo si trova di fronte alla Chiesa del S. Sepolcro. Secondo la leggenda, i Veneziani la trafugarono a Costantinopoli e, in seguito a un naufragio vicino a Barletta, venne recuperata.

Cantina della Sfida di Barletta

cantina della sfida di barletta

Nel centro storico, un’insegna in ferro battuto Antica Taverna del Sole segnala il luogo storico della disfida di Barletta. In questa cantina, i cavalieri francesi offesero quelli italiani, portando al torneo con 13 cavalieri per parte. La cantina, che celebra cinque secoli, è ora un museo con oggetti antichi, tavolacci, sgabelli e panche che ricreano l’ambiente dell’epoca.

Basilica del Santo Sepolcro

Documenti del 1061 menzionano questa chiesa, costruita su resti più antichi fuori dalle mura cittadine. Solo nel XII secolo, grazie ai normanni, le mura furono ampliate, includendo la chiesa all’incrocio di due vie: una verso Canosa, l’altra connessa alla via Francigena , percorsa da migliaia di pellegrini diretti in Terra Santa.

La Basilica presenta uno stile romanico-pugliese tipico del 1100-1200 anche se sono evidenti delle influenze orientali.

basilica del santo sepolcro
Basilica del Santo Sepolcro
Cattedrale di Barletta

Parco Archeologico di Canne

parco archeologico di canne

Vicino a Barletta, si trova il Parco Archeologico di Canne, teatro della famosa battaglia del 216 a.C. tra Romani e Cartaginesi. La visita permette di esplorare resti di abitazioni romane e medievali. È possibile visitare l’Antiquarium, che ospita reperti dal periodo neolitico al medievale, con numerosi oggetti rinvenuti nei sepolcreti di Canne.

Palazzo della Marra

palazzo marra

A metà Cinquecento fu costruito questo splendido palazzo nobiliare dagli Orsini, poi acquistato due secoli dopo dai Marra, una delle famiglie più ricche di Barletta. La struttura si distingue per un balcone riccamente decorato, sorretto da cinque mensole con sculture di mostri, cani e mascheroni che creano un’allegoria fantasiosa. Dopo vari passaggi di proprietà, dal 1958 appartiene al Demanio, che lo restaurò negli anni Settanta. Oggi ospita la Pinacoteca Giuseppe De Nittis.

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