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La Via Francigena del Sud

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La Via Francigena del Sud trae il suo nome dalle Vie Francigene o Romee, percorsi che partivano dal nord Europa, precisamente da Canterbury, e conducevano i pellegrini fino a Roma, alla tomba di San Pietro. In alcuni casi, il viaggio proseguiva fino alle coste della Puglia, da dove i pellegrini salpavano per Gerusalemme.

Percorsi lunghi ed estenuanti, affrontati con l’aiuto della fede. Battute anche dai mercanti, erano disseminate di basiliche, conventi e abbazie, che fornivano aiuto e riparo per la notte. 

La via Francigena del Sud collegava Roma ai principali porti della Puglia, passando per Benevento. Oltre a Brindisi e Bari, numerosi pellegrini partivano per la Terrasanta da Manfredonia. In particolare, nel tratto tra Troia e Lucera fino a Monte Sant’Angelo, si trovano alcune delle basiliche più affascinanti della regione.

La Basilica di Monte Sant’Angelo, inserita in un sito patrimonio mondiale dell’ UNESCO, è celebre e venerata. Il suo portale romanico ha accolto numerosi papi e migliaia di pellegrini, giunti per pregare nella grotta del santuario di San Michele Arcangelo. All’esterno, nelle pittoresche stradine bianche del borgo, si erge la torre del campanile, realizzata per volere di Carlo d’Angiò, ispirata al modello delle torri di Castel del Monte.

L’Abbazia di San Leonardo in Lama Volara, una gemma nascosta e suggestiva, si trova nella provincia di Foggia, a soli 10 km da Manfredonia. Raggiunse il suo apice di splendore nel Duecento.

abbazia di san leonardo

La sua particolarità risiede nel fenomeno che si verifica il 21 giugno, durante il solstizio d’estate: a mezzogiorno, i raggi del sole attraversano il piccolo rosone, proiettando due fasci di luce che formano una croce perfetta tra le colonne dell’ingresso nord.

Un’altra tappa imperdibile nei pressi di Manfredonia è la Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto. Questo è un classico esempio di architettura religiosa romanica pugliese, caratterizzato da due chiese sovrapposte, tra cui una basilica paleocristiana.

Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto

L’edificio presenta una pianta quadrata e suggestive atmosfere islamiche, testimonianza di antichi e prosperi scambi culturali. Questi tesori inestimabili, oggi spesso trascurati dal turismo di massa, offrono a chi desidera un viaggio lento l’opportunità di sfuggire alla frenesia degli itinerari più battuti. Consentono di immergersi, magari a piedi come un tempo, in un’atmosfera profondamente spirituale e carica di storia.

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