Itinerari Religiosi nel Salento

Nota per le splendide spiagge, la cucina deliziosa, l’accoglienza calorosa e i paesaggi mozzafiato, la penisola salentina è anche un luogo di intensa fede e di spiritualità. Scoprire gli itinerari religiosi nel Salento può arricchire ulteriormente la vostra esperienza di viaggio e di vacanza.

Storicamente, il Salento era il punto di partenza per i pellegrini diretti al Santo Sepolcro. Queste coste accoglievano anche i cristiani in viaggio verso Roma o Santiago de Compostela. Una terra di passaggio attraversata da santi ed eroi, tra cui l’apostolo Pietro, che evangelizzò i salentini prima di proseguire verso Roma.

Proprio nel leccese si possono seguire importanti itinerari religiosi come le orme di San Pietro e di Sant’Oronzo, rivivere la vita di San Giuseppe da Copertino, ed esplorare le chiese di Lecce per un viaggio tra meraviglie barocche.

Itinerari Religiosi a Lecce

Lecce, con le sue chiese barocche, offre molteplici spunti per itinerari religiosi e culturali. La chiesa di San Matteo segue i canoni barocchi del Borromini, mentre la Basilica di Santa Croce, con la sua facciata decorata, incanta i visitatori.

La candida chiesa di San Giovanni Battista, fondata dai domenicani, incanta con la sua purezza. La chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, voluta dai Normanni, presenta un magnifico intreccio di stile romanico e barocco leccese.

La splendida Santa Chiara è tra i luoghi religiosi più celebri della città. Inoltre, la basilica di Sant’Irene ai Teatini, dedicata all’antica patrona di Lecce, è un vero capolavoro e fa parte dei più importanti itinerari religiosi della città.

Itinerari Religiosi a Santa Maria di Leuca

Per continuare il percorso degli itinerari religiosi nel Salento, si consiglia una visita a Santa Maria di Leuca. Originariamente denominata Leukos, dal greco “bianca” per il colore delle sue abitazioni, questa località si trasformò in un importante centro cristiano, ospitando uno dei primi edifici dedicati alla Vergine Maria.

La basilica di Santa Maria de Finibus Terrae ancora oggi domina il paesaggio, costruita sul sito di un tempio di Minerva, convertito da Pietro in un luogo di culto mariano. Pur conservando l’antica ara pagana, la chiesa colpisce per il suo aspetto sobrio, simile a una residenza. Senza la Croce Petrina lungo il viale, in memoria di Pietro, potrebbe sembrare un palazzo nobiliare con un ampio piazzale decorato da arcate.

Castrignano del Capo

Dalla basilica a San Giuliano di Lecce, frazione di Castrignano del Capo, il passo è breve verso un altro edificio dedicato al primo apostolo. La chiesa, dalle origini antiche, è purtroppo in condizioni precarie, ma ha oltre mille anni di storia. Le sue pietre, ancora più antiche, provengono dalla storica città messapica di Vereto.

Barbarano e San Dana

Percorrendo i sentieri dei pellegrini medievali si giunge a Barbarano, dove nei sotterranei del complesso monumentale seicentesco del Belvedere, tre antichi pozzi offrivano ristoro verso Finibus Terrae. L’ultima tappa sulle orme di Pietro conduce a San Dana, luogo di preghiera per i monaci basiliani.

Qui, nelle grotte, si pregava, e la cripta di Sant’Apollonia, con affreschi sacri del V e VI secolo, è il sito di culto che meglio evoca le origini della fede.

Sant’Oronzo

In tutta la Puglia, incluso il Salento, è radicato il culto di Sant’Oronzo, primo vescovo di Lecce e martire agli inizi del cristianesimo. Nato nei sobborghi dell’attuale capoluogo, ha dedicato la vita all’evangelizzazione, segnando profondamente la storia locale.

Patrono di Lecce, Campi, Muro Leccese, Botrugno, Acaya, Diso e Ostuni e Turi nel brindisino, puoi seguire le sue orme visitando le chiese dedicate. Parti dal Duomo, che accoglie una splendida cappella barocca con la statua argentea del santo.

San Giuseppe da Copertino

Anche Giuseppe Desa, conosciuto come San Giuseppe da Copertino, ha vissuto nel Salento. Frate francescano che, in preda a estasi durante le preghiere e la celebrazione dell’eucaristia, levitava sollevandosi dal suolo. A causa di queste manifestazioni, che potevano disturbare i fedeli, fu allontanato e nascosto nel convento di Osimo, dove morì. Tuttavia, Copertino conserva numerosi luoghi che lo commemorano.

Il magnifico santuario settecentesco della cittadina è stato costruito attorno alla stalla dove Giuseppe nacque nel 1603. La casa paterna del religioso, ora cappella, testimonia le sue umili origini. Tuttavia, è alla Grottella, il santuario cinquecentesco adiacente al convento dove Giuseppe sperimentava le sue estasi, che si può sentire un autentico contatto con la fede.

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