Foggia, capoluogo di provincia, è situata nella Daunia, un’antica sub-regione pugliese nel Tavoliere delle Puglie, scelta dai coloni greci nel V-IV secolo a.C.
Rimane poco di quell’epoca, ma le ampie aree archeologiche storiche hanno fatto sì che Foggia sia riconosciuta come parte del villaggio neolitico più importante d’Italia e d’Europa. Un esempio è il Parco Archeologico di Passo del Corvo e gli scavi alla Villa Comunale.
La città di Foggia fù progettata con una struttura radiale, caratterizzata originariamente da cinque porte che segnavano l’ingresso ai borghi sviluppatisi intorno al centro urbano. Attualmente, l’unica porta rimasta è la Porta Arpana, situata in via Arpi; conosciuta anche come Porta Reale, segnava l’entrata in città ai tempi di Federico II di Svevia.
Il Centro Storico di Foggia
Il centro storico di Foggia presenta numerosi monumenti, principalmente dell’Ottocento, poiché la città è stata ricostruita dopo vari terremoti. Tuttavia, vi sono anche molti edifici religiosi dell’epoca normanna e federiciana.
I Normanni promossero il suo sviluppo avviando la bonifica. Con Federico II, a Foggia sorsero due imponenti palazzi signorili con padiglioni e splendidi giardini. Oggi, di queste costruzioni rimane un noto sito archeologico, a pochi chilometri dal centro, nell’area allora chiamata Capitanata, oggi provincia.
Palazzi d’epoca di Foggia
Numerosi palazzi signorili si distinguono per facciate semplici, arricchite da stucchi e dettagli barocchi. Palazzo Buongiorno in piazza del Purgatorio è tra i più noti. Costruito nel 1762, presenta una struttura sobria in pietra con un balcone bombato in ferro battuto e decorazioni come triglifi e doccioni.
Tra il Seicento e l’Ottocento, molte costruzioni religiose sorsero in città. Predomina il Barocco, ma ci sono anche elementi Rococò, visibili nella Chiesa dei Morti in piazza Purgatorio e nella Chiesa di San Giovanni Battista, dalla facciata elegante.
Risalente a questo periodo è la Villa Comunale, ispirata alla Villa Floridiana di Napoli.
Il palazzo conserva il ricordo della storia neolitica di Foggia e un grande giardino pubblico, uno dei più vasti nel Sud Italia. Il bosco su una collina è ideale per sfuggire al caldo estivo e praticare sport all’aperto.
Da ammirare è il Palazzo dell’Acquedotto, composto da due edifici sovrastati da cupole eleganti. Situati in via Scillitani e via Isonzo, formano un cortile triangolare. Realizzato nel 1926 in stile Liberty, è un simbolo della città insieme alla Fontana della Sele in piazza Cavour, che un tempo riceveva acqua dall’omonimo fiume.
Uno dei palazzi più antichi di Foggia, risalente al Quattrocento, è il Palazzo della Dogana, ora sede della Provincia. Durante l’epoca aragonese, le pecore vi erano trattenute per il pagamento del dazio. Di epoca medievale sono gli ipogei, camminamenti sotterranei scavati nella roccia calcarea, come l’ipogeo della Medusa alle porte della città e l’ipogeo di San Domenico nel centro storico. Gli scavi del secondo corridoio rivelarono resti del palazzo imperiale di Federico II, di cui oggi resta solo l’Arco in Piazza Nigri.
Le Chiese
A testimonianza di quell’epoca dimenticata, vi sono soprattutto un paio di edifici religiosi: la Chiesa di San Lorenzo in Carminiano sulla strada del Salice Nuovo e il Duomo, costruito nel XII secolo. Lo stile medievale è evidente soprattutto nel prospetto e presso la cripta, mentre i ripetuti rimaneggiamenti che riguardarono l’area esterna e superiore della facciata sono di epoca più avanzata. Le influenze del Rococò e del Barocco risultano evidenti negli stucchi, nel coronamento a guglia del campanile e presso il marmo policromo dell’altare maggiore.
Al Settecento, risalgono gli altari di alcune delle cappelle e le statue lignee che ne decorano gli interni; da segnalare è la cappella maggiore dell’Iconavetere o Madonna dei Sette Veli; la Santa patrona, che si festeggia due volte l’anno in marzo e in agosto, è presente anche sullo stemma comunale tramite il simbolo delle tre fiammelle che galleggiano sull’acqua, a ricordare il ritrovamento, nel 1062, di una tavola con l’immagine della Vergine e di Gesù.
La Chiesa delle Croci è uno dei monumenti più caratteristici di Foggia. Costruita nel 1693, sorge in un’area dove, secondo la tradizione, un frate cappuccino, Antonio da Olivadi, collocò sette croci lungo un percorso di penitenza e preghiera. Questo itinerario portava a un’area paludosa, successivamente bonificata, come voto per scongiurare una calamità.
La chiesa, dal design semplice e suggestivo, è preceduta da sette edicole in legno e pietra che simboleggiano le stazioni della Via Crucis. Ogni edicola è decorata con elementi barocchi e custodisce croci monumentali. Il luogo è immerso in un’atmosfera di devozione e spiritualità, attirando visitatori e fedeli da tutta la regione.
I Teatri
Il Teatro Umberto Giordano è uno dei simboli culturali più importanti di Foggia. Inaugurato nel 1828 come Teatro Comunale, è il teatro più antico della Puglia. Nel 1928 venne dedicato al compositore foggiano Umberto Giordano, celebre per opere come Andrea Chénier e Fedora.
L’edificio presenta una facciata neoclassica elegante, mentre gli interni, recentemente restaurati, offrono un’atmosfera raffinata con decorazioni in stile ottocentesco. Oggi il teatro ospita spettacoli di prosa, concerti, opere liriche e altri eventi culturali, confermandosi un punto di riferimento per la vita artistica della città.